Giulia Ruffino Psicologia Interiore. immagine di metallo liquido colore grigio per l'articolo L'Autoregolazione Emotiva

Autoregolazione o regolazione emotiva?

La regolazione emotiva

Per “regolazione emotiva” si intende l’insieme di strategie cognitive e comportamentali agite da un individuo, volte a modificare la comparsa, la qualità e la durata dell’esperienza emotiva vissuta in un dato momento (Gross, 1998).

Fino a poco tempo fa, i modelli teorici prevalenti di stampo cognitivo-comportamentale enfatizzavano i processi top-down coscienti e deliberativi che richiedono risorse nella regolazione delle emozioni: la rivalutazione cognitiva (reappraisal), intesa come il cambiamento di interpretazioni o prospettive in senso positivo su una situazione stressante in modo da ridurne gli effetti negativi (Gross, 2002); il problem-solving, definito come il tentativo volontario di cambiare o contenere una situazione stressante (Anderson, 1993); l’accettazione, come predisposizione emotiva da assumere nei confronti di un’esperienza emozionale (Hayes, 2006). Data la velocità dei nostri processi cognitivi, è probabile che la regolazione emotiva agisca più che altro a livello implicito, cioè al di sotto della nostra volontà, essendo pervasiva nella vita di tutti i giorni (Koole, 2011).

Ciò ha favorito la nascita di un approccio bottom-up per la regolazione emotiva con tecniche che partono dal corpo per influenzare la mente come l’EMDR, la psicoterapia sensomotoria, la Mindfulness, il biofeedback e il neurofeedback. In questo approccio, la consapevolezza gioca un ruolo fondamentale perché apre la possibilità di un allenamento progressivo ad un pattern di autoregolazione emotiva.

L'autoregolazione emotiva

Per “autoregolazione emotiva” s’intende la capacità consapevole di mantenere la stabilità del sistema gestendo o alterando le risposte emotive a minacce e avversità (Sullivan, 2018).

In linea generale, avere una buona capacità di autoregolazione emotiva significa saper fronteggiare le emozioni della vita, senza ricercare la regolazione in agenti esterni come cibo, farmaci, sostanze, persone, attività. È chiaro che in quanto esseri umani, siamo costantemente nutriti dalle emozioni e in parte dipendiamo da esse, ma essere soggiogati dalle emozioni significa vivere una vita di altalena umorale che porta a sofferenza ed instabilità.

Imparare l’autoregolazione emotiva significa giocare un ruolo da protagonisti nella nostra vita, nel raggiungimento di obiettivi personali e nella costruzione di rapporti sociali appaganti. In linea teorica, l’esercizio di questa capacità può essere descritto attraverso degli intuitivi passaggi logici: per autoregolarmi devo prima di tutto, essere disponibile a sperimentare le emozioni e devo poterle osservare senza paura, per comprenderle e accettarle. Poi, posso scegliere di raggiungere un obiettivo (ad esempio professionale) e perseguirlo nonostante le emozioni del momento, utilizzando in modo flessibile delle strategie adattive e adeguate al contesto per modulare l’intensità e/o la durata della risposta emotiva.

Solo alla fine, potrò gestire e non sopprimere un’emozione disfunzionale, senza più attribuirle un’accezione positiva o negativa.

 

Riferimenti

 

Anderson, J. R. (1993). Problem solving and learning. American Psychologist, 48(1), 35–44.

Gross. (1998). Antecedent- and response-focused emotion regulation: Divergent consequences for experience, expression, and physiology. Journal of Personality and Social Psychology, 74, pp. 224–237.

Gross. (2002). Emotion regulation: affective, cognitive, and social consequences. Psychophysiology, 39, pp. 281–291.

Hayes, S. C. (2006). Acceptance and commitment therapy: Model, processes and outcomes. Behaviour Research & Therapy, 44(1), pp. 1–25.

Koole, S. L. (2011). “I feel better but I don't know why”: the psychology of implicit emotion regulation. Cognition and Emotion. Vol 25(3), Apr, 2011, pp. 389-399.

Sullivan, M. B. (2018). Yoga therapy and polyvagal theory: The convergence of traditional wisdom and contemporary neuroscience for self-regulation and resilience. Front. Hum. Neurosci., 12, 27 Feb 2018.

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